Kamenge - Parrocchia Sant'Antonio a Trebbia

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Kamenge

Iniziative e feste
2015/12/18

From: CECILIA CAMPIONI
To: Lino Ronda
Sent: Friday, December 18, 2015 3:20 PM
Subject: agli amici del Centre Jeunes Kamenge

Cari Amici del Centre Jeunes Kamenge,

in qualità di nuova presidente del Gruppo Kamenge Piacenza sentivo il dovere di tenervi aggiornati sui nuovi
cambiamenti che sono avvenuti sia all'interno della nostra associazione che al Centro Giovani in Burundi.
In allegato trovate l'articolo che sarebbe dovuto apparire su Libertà, giornale locale piacentino che purtroppo non
ha ancora avuto modo di dare spazio alla nostra lettera, che delinea e spiega i motivi di questo "cambio
generazionale".

Il Burundi sta attraversando momenti difficilissimi, si parla di violenze e massacri che ricordano gli albori della
guerra del '93. Solo venerdì scorso sono state assassinate 300 persone nell'arco di una giornata. Dal Centro
Giovani ci tengono aggiornati con immagini di quello che avviene per strada, notizie di ciò che vivono e passano
ogni giorno, dalla paura di mettere piede fuori casa, agli scontri che avvengono nei quartieri fino alle tristi e
dolorose comunicazioni degli assassinii, delle morti di amici e parenti vicini.

Nonostante lo straziante dolore e senso di impotenza di fronte a tutto ciò, noi continuiamo a lavorare nel nostro
piccolo e a fare del nostro meglio per sostenere la realtà del Centre Jeunes Kamenge che continua ad essere un
luogo di rifugio e una boccata d'aria positiva per molti giovani dei quartieri nord di Bujumbura.

Io vi ringrazio dal profondo del mio cuore per tutto quello che avete fatto fino ad oggi per il Cjk.
Noi giovani speriamo di essere all'altezza di quello che  tutto il "vecchio" gruppo ha creato e portato avanti nel
corso di tutti questi anni, di essere all'altezza della loro passione, responsabilità, generosità, serietà, della loro
gratuità e pazienza.

Ci auguriamo di avervi sempre vicini e di trovare occasioni per conoscerci di persona.

Lascio i miei contatti e recapiti.
Cecilia Campioni
telefono: 3288064864
mail: cecilia.campioni@hotmail.com

Ne approfitto per augurarvi Buone Feste da parte di tutti noi del Gruppo Kamenge Piacenza.
Cecilia Campioni
Presidente Gruppo Kamenge Piacenza

Le storie delle associazioni sono prima di tutto storie di persone: persone che si incontrano, si
conoscono, che condividono idee e ideali, e che in nome di queste idee e di questi ideali decidono di
unirsi, perché la voce di tanti è più forte della voce di uno. Le storie delle associazioni sono fatte di
cambiamenti ed evoluzioni, di passi avanti e di nuove sfide: davanti a queste sfide si può decidere di
fermarsi o di proseguire, reinventandosi, mettendosi di nuovo in gioco.
Ed è ciò che è successo ad una delle associazioni più attive sul nostro territorio, il Gruppo Kamenge
Piacenza, attivo da oltre vent’anni e fondato ufficialmente come Onlus nel 2006 per sostenere le
attività del Centre Jeunes Kamenge, centro giovanile situato nei quartieri più poveri di Bujumbura,
in Burundi. Attraverso una continua e instancabile attività i membri del gruppo hanno organizzato
eventi di ogni tipo – dai concerti, alle cene, ai mercatini Natalizi in piazza Cavalli – per far
conoscere e aiutare questo importante progetto nato nel 1993 al fine di favorire la convivenza e la
pace nel piccolo paese africano piegato dalla guerra civile e dalle violenze etniche.
Il gruppo ha nel tempo potuto contare sull’arrivo di nuove “reclute”: la partecipazione al Progetto
Kamlalaf avviato dal comune per promuovere viaggi di volontariato e di turismo consapevole tra i
giovani della provincia ha permesso, nelle sue 8 edizioni, di far toccare con mano la realtà del
Centro a tanti ragazzi e ragazze piacentine. Alcune di loro, spinte dal legame ormai creatosi con il
CJK, hanno deciso di continuare a sostenerlo anche da lontano, impegnandosi attivamente nelle
iniziative del Gruppo. Le due “generazioni” si sono da subito sentite affiatate, e per diversi anni
questa collaborazione ha arricchito e fatto crescere tanto “la vecchia guardia” quanto le nuove
arrivate.
Ma i papà e le mamme diventano nonni e nonne, e i nipotini assorbono tante energie: nell’ultimo
periodo è apparso sempre più chiaro ai più “anziani” del gruppo di non poter più assicurare la
presenza e la partecipazione di un tempo. Confrontandosi con la ragazze è emersa la necessità di
“farsi da parte”, lasciando che le giovani divenissero responsabili attive nella prosecuzione delle
attività: un cambio generazionale, questo, avvenuto nel migliore dei modi, con l’affetto e la stima
reciproca che sempre ha caratterizzato i rapporti all’interno del gruppo. Il passaggio di testimone da
Daniela Campus, ex presidentessa, a Cecilia Campioni, attuale referente e portavoce del gruppo non
è altro dunque che un segnale positivo. Speranzosi che l’associazione possa crescere con nuove idee
e nuove energie, gli anziani hanno comunque assicurato il loro supporto e sostegno dall’esterno.
Anche se il tipo e il numero di eventi e iniziative cambierà, rimarrà invariato e comune lo spirito
che da sempre ha animato l’operare del gruppo: la volontà di condividere con la cittadinanza la
vicinanza e il sostegno ad una realtà unica come è quella del Centre Jeunes Kamenge, un’oasi di
speranza in un contesto difficile come quello burundese, oggi ancor più segnato dalla paura. Il terzo
mandato del presidente Nkurunziza ha infatti dato vita a proteste e manifestazioni scaturite in
violenti scontri e massacri con oltre centinaia di morti e provocando la fuga all’estero di 250.000
persone .
Il nuovo gruppo si impegna così a mantenere  i contatti col Cjk, oggi non più diretto da padre
Claudio Marano, storico fondatore e coordinatore del centro, che da giugno ha invece lasciato posto
all’Abbé Pierre Maniragarura , giovane padre burundese nominato dalla Diocesi di Bujumbura,  che
ha fin da subito dimostrato grande serietà, amore e una forte dedizione per la causa. Dunque una
ventata di novità su tutti i fronti che mira ad arricchire il progetto, proseguendo con costanza nell’
impegno portato avanti fino ad oggi con grande esempio

14/2/2014

Nella notte tra domenica 9 e lunedì 10 febbraio, gravi piogge torrenziali si sono abbattute su Bujumbura, capitale del Burundi, per 10 ore consecutive.
La grande quantità di acqua caduta non è stata assorbita in tempo dal terreno creando quindi una valanga di fango che ha distrutto tutto quanto incontrava, raccogliendo case mobili e quanto altro, ingrossandosi sempre di più. L’ondata spaventosa di maltempo ha causato numerose inondazioni e frane che si sono riversate soprattutto sui quartieri nord di Bujumbura, devastando totalmente una tra le aree più povere di tutto il Paese.

Ad oggi sono state stimate più di 67 vittime, morte nelle loro abitazioni crollate, già precarie in quanto composte di fango, o spazzate via dall’acqua.
L’elenco dei danni è interminabile: i quartieri sono letteralmente ricoperti da fango e detriti, non c’è acqua, né elettricità, i sanitari non funzionano, grande è il rischio di contagio di malattie (colera, tifo paratifo), 3600 case distrutte, migliaia di persone senza abitazione, centinaia di feriti, ponti e strade crollati che non permettono alla popolazione di raggiungere l’ospedale vicino e ostacolano l’arrivo degli aiuti, orti e campi familiari devastati, principale fonte di reddito e di sostentamento delle famiglie e numerosi sono ancora i dispersi.
Per il momento si sono mobilitati la Croce rossa nazionale, il camion della cooperazione cinese, dei Servizi ai lavori pubblici e i Servizi Tecnici Municipali.
Il sindaco della capitale burundese Saïd Juma rivolge un appello alla solidarietà nazionale e internazionale per far fronte ai danni infiniti.
Tra il 1993 e il 2003 il Burundi è stato colpito da una terribile e profonda guerra civile che ha causato la morte di 300 mila persone, riducendo la nazione al terzultimo posto tra i paesi più poveri al mondo. Con grande fatica, la popolazione si stava riprendendo da anni di massacri, violenze, colpi di stato e una situazione politica instabile ed oggi si ritrova di nuovo a terra, a brancolare nel buio, nella disperazione e nella paura più totale.

L’ondata di fango, di acqua sporca e detriti ha travolto anche i locali del Centre Jeunes Kamenge (CJK), un centro che raccoglie oltre 40.000 giovani di diverse etnie, religioni e culture, che per fortuna ha retto all’inondazione  e si è subito attivato per garantire appoggio logistico a tutti gli interventi delle grandi organizzazioni. Il CJK è nato nel 1992 e lavora tenacemente e gratuitamente, sotto la guida di Padre Claudio Marano, per riportare la pace, il dialogo, la fraternità e la riconciliazione in un paese devastato dalla guerra etnica, puntando all’organizzazione di attività ricreative, di formazione e di campi di lavoro che educhino e facciano vivere in prima persona ai ragazzi, il rispetto e la tolleranza nei confronti dell’ “altro”.
Il Centro è sempre stato un punto di riferimento per tutti i giovani dei quartieri nord ed oggi si ritrova per strada, a rimboccarsi le maniche per aiutare la popolazione colpita e per far fronte ai danni causati da questo grave disastro ambientale. In queste ore il Centro è divenuto anche punto di raccolta di fondi per assistere gli abitanti dei quartieri nord.

Il Gruppo Kamenge Piacenza è un’associazione di volontariato costituitasi in ONLUS nel 2006 ed opera a favore del Centre Jeunes Kamenge, per rendere visibile e conosciuta questa realtà e promuovere il suo operato attraverso una costante raccolta fondi tramite concerti, cene, mercatini e altre iniziative.
Il Gruppo inoltre si appoggia, ogni anno, al progetto Kamlalaf, un'iniziativa dedicata al turismo responsabile e consapevole, promossa dal Comune di Piacenza in collaborazione con il Centro di servizio per il volontariato Svep e diverse associazioni del territorio.
Attraverso l'esperienza del viaggio in Paesi lontani, Kamlalaf si propone di promuovere l'incontro e la solidarietà tra Nord e Sud del mondo e di offrire ai ragazzi occasioni di crescita come persone e come cittadini. Grazie a questo progetto diversi giovani piacentini sono venuti a conoscenza del Burundi e hanno potuto vivere, sulla loro pelle, l’esperienza e le opere che il Centre Jeunes Kamenge porta avanti ogni giorno.

Vorremmo lanciare un appello di raccolta fondi, gestita dal Centre Jeunes Kamenge, e destinata alla ricostruzione delle abitazioni alluvionate, per tutte quelle persone che ora stanno vivendo un momento di forte difficoltà.
Il rendiconto di quanto sarà reso possibile dalla raccolta fondi, verrà poi pubblicato, mediante articoli e foto, sui media locali.
Per chi volesse aiutarci, può farlo inviando donazioni a:

Gruppo Kamenge Piacenza
C.C. c/o Banca di Piacenza, Agenzia n.2
Cod. IBAN: IT 15 O 0515612619 CC0190012315

CAUSALE: Pro alluvionati Burundi

Comunicato stampa

Ieri sera, dalle 9 alle 11, mentre la pioggia continuava a cadere, tutta l’acqua, o meglio, tutto il fango disendeva dai quartieri alti con rami e alberi, piccoli posti di vendita, macchine, detriti, di ogni genere nei Quartieri Nord. Siamo stati leteralmente sommersi e il fango è entrata nel Centro, nelle sale piano terra, è entrato nella bibliotecca, e nella casa, si è fermato alla barza d’entrata. Il fango ha ostruito tutte i passaggi verso il fiume Nyabagere, impedendo così, lo svuotamento dei liquami.
Una 15ina di giovani e operai, per delle ore, hanno impedito il peggio e questa mattina ci siamo trovati di fronte al disastro. Ma non siamo gli unici. Delle case sono state spazzate via, dei ponticelli saltati, le strade sono strapiene di fango, la gente va da una parte all’altra a vedere se per caso tra le erbe, nei rigagnoli, nelle discariche impreviste, nelle distese vuote dei Quartieri, si trova ancora qualche cosa da salvare. È stata una delle tante prove a cui siamo stati messi di fronte. Direi, per sorridere, che ci manca solo un vulcano. Il resto lo abbiamo già provato. Era solo per tenervi al corrente. E questa settimana era la settimana dell’appoggio al Centro, era la settimana in cui si iniziavano le attività per mettere insieme le varie religioni.
Non abbandonateci.
                                                                                                                       Centre Jeunes Kamenge,
Bujumbura-Burundi, 10/02/2014
"Sono le 21,30 di domenica sera 9 febbraio, mi trovo al Centro Jeunes Kamenge, dove alloggio dal mese di dicembre. Dovrebbe essere la stagione secca in Burundi e invece iniziano i tuoni e i fulmini. La pioggia diventa sempre più forte ma non c'è luce elettrica e dunque abbiamo il gruppo elettrogeno acceso.  Io non sento nulla se non i tuoni. Poi la luce ritorna e sento il rumore dell’acqua che scorre sotto le mie finestre e le urla della gente. Mi alzo,  guardo, e c' è un fiume di fango che scende verso di noi.
Ha invaso il Centro Jeunes Kamenge e ora sta per entrare in casa. L'acqua aumenta e il muro di cinta dietro la casa le impedisce di defluire così tutti corrono a cercare di fare il possibile sotto una pioggia che non smette mai. Con delle piccole scope si cerca di ostacolare l'entrata dell'acqua dalla porta di casa. Non abbiamo sacchi di sabbia per proteggere le porte. Se l'acqua arriva al gruppo elettrogeno è la fine.
Finalmente si riesce a forare il muro, piano piano l'acqua si abbassa e cominciamo a lavorare per  liberare i canali di scolo.
Dal quartiere è arrivato di  tutto, perfino la verdura del mercato. Tra il fango raccogliamo le verze che erano esposte sui banchi del mercato di Kamenge nel pomeriggio. Ma non arrivano solo cavoli, arrivano verso di noi anche alberi, banchi della scuola vicina, pezzi di case.
Poi la pioggia diminuisce e si cerca di pulire quello che è arrivato con l'acqua. Si cerca di fare presto. Domani si trasformerà in argilla, dura come quella che serve per costruire le case.
I giovani lavorano, Claudio mantiene la forza e la calma per organizzare. Arriva Guillaume, uno dei  responsabili del Centro che abita nel quartiere di Kamenge, per vedere come stiamo, per aiutare. Arriva a piedi, in mezzo all'acqua e al fango.
Da Carama mi giungono notizie che l'acqua è entrata anche nel Centro Maison Parma. E’ entrata tanta acqua, ed ha invaso i locali in cui viene stoccato il riso. Poi è riuscita a defluire. Ma anche là i problemi sono tanti.
E' ancora notte, e si lavora fino a tardi senza sapere cosa è successo veramente intorno a noi. Tutti restano a dormire al Centro, non è pensabile per i giovani  tornare nelle loro case dei quartieri.
Al mattino la situazione è chiara.
Non tutta la città é stata colpita ma i quartieri nord sì. I soliti quartieri nord, tra i più poveri al mondo. E anche le colline delle zone rurali, le case dei contadini nella periferia della città. Un fiume di acqua,  fango e detriti è franato dalle colline sulle rive del fiume Nyabagere travolgendo una parte dei quartieri di Kamenge, Cibitoke e Buterere. A Kinama la strada Carama Muzinda è completamente allagata e chiusa. Molte zone sono state invase da una grande quantità d'acqua e da grossi alberi di palma da olio provenienti dalla piccola riviera Gasenyu e dalla grande riviera Gicoma, proprio dietro il Centro Maison Parma.
La gente è stata portata via da un fiume di fango insieme alle proprie case di argilla rossa. Non sappiamo esattamente quante persone. Nove sono fino a questa mattina, lunedì 10 febbraio, i cadaveri di bambini non identificati ritrovati nei canali di scolo verso Gatunguro e Kinama-Kanga.
Mentre le case di fango cotto al sole, ora, sono tornate fango e là tante persone sono disperse insieme alle loro povere cose.
Lo so  che qui siamo troppo poveri  perchè qualcuno si occupi realmente di noi. La troppa povertà fa paura.
Ma noi siamo qui, nei quartieri nord di Bujumbura, il Centro Jeunes Kamenge e Maison Parma.  
Noi siamo qui e, nonostante la nostra povertà faccia paura a tanti, resistiamo contro tutto.
Qui la morte dei bambini portati via come fuscelli sulle porte delle loro case ci fa male, molto male, ma siamo abituati all'indifferenza e così, scalzi, iniziamo a spalare il fango per poter ricominciare a costruire, domani, i mattoni."


Comunicato stampa

Con una festa grandiosa, finalmente siamo arrivati alla fine di un grande concorso Coca Cola, preparare dei video di 3 minuti sul tema, Un miliardo di ragioni per credere nell’Africa. Partecipavano i giovani del Centre Jeunes Kamenge e dell’Università Lumière di Bujumbura.
5 del Centro hanno preso un premio, sugli 8 scelti come migliori, Arline, Claver, Armel, Judie Gaëlle e André.
I documentari erano significativi, sulla vita di ogni giorni. Era ieri sera! La salla delle Festa era piena di giovani e invitati. E tutto questo dopo gli spettacoli, i concerti, i tornei, le feste al centro e nei Quartieri. In questo periodo ci sono state 5 settimane di formazione con gli animatori dei progetti del Quartiere, la fine del Rapporto 2012, le consultazioni con i gruppi che ci aiutano, eternamente cioccati pervchè qui è tutto gratis. Dimenticano spesso che lavoriamo sulle diversità e quelle economiche sono le più scioccanti e poi ci si dimentica che i nostri giovani sono tutti della periferia della Capitale, i Quartieri più poveri.
Davanti noi ancora altri impegni: la preparazione di un programma sull’AIDS e la Popolazione con l’ONU, la fine del torneo di calcio con i taxi velo, un concerto su Bob Marley nell’anniversario della morte, spettacoli con gruppi di slam e acrobati, un concerto con Gaël Faye, un rapeur francese, la continuazione delle attività nei Quartieri, la preparazione di nuove proposizioni di finanziamento, i Campi di Lavoro e Formazione.
A tutti i giovani del Centro, agli abitanti dei Quartieri Nord, un grande grazie per il loro appoggio, per la condivisione dei programmi. Un grande grazie anche a tutti i nostri amici.

Centre Jeunes Kamenge
Bujumbura – Burundi, 30 avril 2013

Comunicato stampa

È un lungo periodo che non scriviamo più quello che facciamo, quasi per paura, perchè è troppo poco. Causa degli aiuti che sono sempre più lenti e rari.
In questo inizio anno nuovo ci sono stati un’infinità di tornei di calcio, basket, volley nei Quartieri, con le associazioni, con i più giovani, con le scuole, delle partite, amichevoli, delle formazioni sull’Ecologia, Aids, Diritti dell’Uomo, dei video forum, dei finanziamenti di micro progetti con le Associazioni... Al Centro sono iniziate delle Attività, altre sono finite. Tra quelle iniziate sono arabo debuttante, italiano medio, tedesco debuttante, francese e inglese a diversi stadi, abbiamo ricomnciato i sette corsi di informatica che ci porteranno fino a Pasqua con 750 iscritti. Con noi c’è stato per due mesi un volontario tedesco e ora sono qui due volontarie italiane per un anno. Molti problemi sono nati dal taglio continuo della corrente e di giorni e giorni senz’acqua. A questo potremmo aggiungere le piogge continue, il deterioramento del materiale e talmente d’altri piccoli e grandi problemi.
Abbiamo partecipato a tanti avvenimenti culturali e non, come la partecipazione al Concorso di Coca Cola per la preparazione di video sul tema “Un miliardo di ragioni per credere nell’Africa”. Su otto video vincenti, sei sono stati del centro. Non sono stati comunicati i nomi dei vincitori per disguidi tecnici dell’organizzazione. Poi per la Coppa d’Africa abbiamo fatto un concorso interno. Su 237 partecipanti uno solo ha vinto.
Ora ci stiamo preparando alla settimana francofona con un Concorso Slam al Centro e nei Licei Comunali nei Quartieri Nord. Tante altre attività si prospettano e sono in preparazione.
Siamo arrivati a 40.522 iscritti. Questo dimostra la necessità di avere un luogo di pace nell’interno della capitale stessa. Essenziale per non correre il rischio di riprendere guerre e violenza a causa di tanti problemi in cui il paese si dibatte. A tutti la nostra volontà di continuare a camminare sulla strada della pace.

Centre Jeunes Kamenge,
Bujumbura-Burundi, 18/02/2013


Comunicato stampa

Era sabato 1 dicembre, la giornata internazionale di lotta contro l’AIDS.

Dopo una settimana di preparazione e di uscite nei Quartieri con spettacoli, momenti di formazione e di divertimento nei Club Stop Sida dei Licei Municipali di Kamenge, Kinama, Cibitoke, Liceo du Savoir a Ngagara e della Scuola di Formazione don Bosco a Buterere, dove i vari Club si erano impegnati a intrattenere i Club vicini, ecco una mattinata di Formazione con dei rappresentanti di tutti i Club Sida dei Quartieri Nord, con sei Associazioni di adulti degli stessi Quartieri, per uno scambio tra adulti e giovani sul tema AIDS.

Nel pomeriggio un grande concerto-spettacolo al Centre Jeunes Kamenge, con danze, teatro, rap, canzoni, poesie, con alcuni Club partecipanti: Don Joseph, Gasenyi II, Mubone, du Savoir, de l’Alliance, Liceo Municipale di Kinama, St. Christophe, e diversi gruppi di spettacolo dei Quartieri Nord e del Centro.

Più di 3000 spettatori che, nonostante il pericolo della pioggia, hanno partecipato dalle 14.30 alle 18.10. Frammezzata dai 14 gruppi partecipanti, una serie di domande-risposte, con regali offerti da l’UNPFA, l’agenzia ONU che ha finanziato una parte di questa settimana molto, molto piena. Grazie soprattutto ai quattro animatori del Progetto del Centro, Animazione Sida: Claude, Jeanne, Beatrice, Philbert.

E ora ci tuffiamo nel mese delle feste, con concerti, spettacoli, corse nei Quartieri, la finale del corso di Alfabetizzazione, soprattutto per Natale e Fine Anno. E’ un modo per dare la possibilità ai giovani, dal 20 dicembre in vacanza, di essere come tutti i giovani del mondo e di far festa insieme, loro che non hanno certamente delle grandi possibilità e che desiderano vivere in questo clima di fraternità.

A tutti quelli che ci seguono, un grazie di cuore perché insieme cerchiamo di migliorare il mondo.

Centre Jeunes Kamenge

Bujumbura, Burundi, 3.12.2012


Comunicato stampa

40.000 iscritti al Centro: una grande consolazione per tutti noi. 40.000 giovani di Bujumbura in 20 anni si sono iscritti al Centre Jeunes Kamenge per imparare a vivere insieme, al di fuori della violenza, della corruzione, dei giochi politici, della guerra, dei massacri, della povera vita che si svolge nei Quartieri Nord. Sono passati per qui presidenti, teste coronate, personalità straordinarie, delegazioni, ministri, personaggi capaci di cambiare il mondo, amici di tutte le culture; sono passati di qui giovani di ogni estrazione e dalle risorse più diverse, tutte le organizzazioni, specie dei Quartieri Nord, insomma centinaia di migliaia di persone. Ne siamo molto felici.
Abbiamo consumato tutte le nostre forze, le nostre sostanze, abbiamo usato con tutti la pazienza di cui eravamo capaci, e ciò per far fiorire la pace ovunque. E chi ha occhi per vedere sa perché - nonostante le pesanti problematiche della periferia - siamo ancora vivi e sognatori: perché attorno a noi c’è tanta speranza. Il Centro è un punto di riferimento per molti, per centinaia di migliaia di persone. Dio sia ringraziato per averci dato questa forza e questa capacità di sognare.
Le minacce, le violenze, le morti, le delusioni, le sofferenze, la mancanza di risorse ci hanno colpito più volte. Ma proprio queste, sorprendentemente, sono state le nostre forze per continuare, assieme ai popoli del mondo, a lavorare per migliorare il mondo. Grazie per quelli che ci accompagnano ancora in questo bellissimo e difficilissimo cammino
i 40.000 del Centre Jeunes Kamenge
Centre Jeunes Kamenge
Bujumbura, Burundi, 23 ottobre 2012

Comunicato finale Campi di Lavoro e Formazione “Libertà 2012”

Carissimi amici che avete partecipato ai Campi, che ci avete aiutato, che siete venuti da lontano per questa esperienza con noi, carissimi tutti, grazie, grazie di cuore.

Siamo arrivati alla fine. È stata una bellissima esperienza. Siamo cresciuti tutti, siamo cresciuti dentro.

Volevo darvi il resoconto economico per riuscire a farvi entrare nel nostro mondo. Per i dati li potete leggere sul comunicato stampa.

Abbiamo speso 91 880 000 Franchi Burundesi, pari a 52 500 Euro.

materiale per lavorare                                                 : 9 520 000
materiale della cucina                                                  : 2 508 000
logistica                                                                      : 3 521 000
compensi in soldi                                                        : 6 801 000
sanità e igiena                                                             : 6 551 000
cibo                                                                            : 33 304 000
formazione e materiale scolastico                                 : 29 683 000
Totale                                                                                     : 91 888 000

Chi ha guadagnato sono i 2500 giovani che hanno partecipato, il Burundi stesso, il mondo è migliorato.

Claudio


Comunicato stampa

E siamo arrivati alle fine di questa aventura: i Campi di Lavoro e Formazione, Libertà 2012, 60 giorni di lavoro, vita insieme e formazione con 2500 giovani, 50% ragazze e 50% ragazzi. Sono compresi nel numero i 185 animatori, i 47 giovani del Nord del Mondo, il passagio di 18 giornalisti, il grande numero di formazioni e operatori. Sono state fatte 120 formatori, costriuti 375000 mattoni di fango, consumati 14850 pasti e 14850 colazioni con thé e pane... Abbiamo utilizzato 8,5 tonnellate di riso, 5,8 tonnellate di fagioli, 4,5 di verdura e frutta, 685 chili di carne, 200 casse di fanta, sono stati distribuiti 2500 sachetti di materiale scolastico con 25000 quaderni e tanto altro materiale per la scuola del prossimo anno. Sono stati distribuiti 25000 fascicoli e materiali che accompagnano le formazioni sul diabete, i diritti dell’uomo, l’ambiente, l’aids, la libertà. E non consideriamo tutto l’enorme esborso dovuto al materiale del lavoro, della cucina, i viaggi, il telefono, le donazioni per il lavoro agli animatori... Una vera impresa con una riuscita del 100%. 2500 giovani dei Quartieri Nord e della città di Bujumbura hanno fatto una vacanza alternativa, come i giovani nel mondo. E una felice riuscita. E un altro mondo. Un grandissimo grazie a Mutoyi, alla Nunciature Apostolica, la Brarudi, l’Interbank, Misereor, l’ONG Spagnolli e l’Associazione Missionaria che ci hanno dato una mano, ma restano ancora molti debiti a coprire.
E molto bello anche il concorso che i giovani del Centro stanno facendo con e quelli dell’Università Lumière e Coca Cola: 1 miliardo di ragioni di credere Crescere nell’Africa. E da preparare uno spot di 3 minuti per presentare una ragione. Noi ne abbiamo già 39.400 ragioni di credere nell’Africa, i 39.400 iscritti del Centro. Finito il tutto, riporteremo il Centro alla situazione normale con le attività di tutti i giorni. Speriamo di continuare questa esperienza di fraternità e di pace nei Quartieri Nord e che i Quartieri possano diventare un vero luogo di pace per tutti.
                                                                                             
                                                                                                                                            Centre Jeunes Kamenge,
Bujumbura,  Burundi, 25/08/2012

Comunicato stampa

E siamo alla giornata di chiusura del terzo Campo di Lavoro e Formazione. Vi hanno partecipato 400 giovani e ragazze, 40 animatori, 35 operatori, 17 giovani dall’Italia e dalla Svizzera; sono state fatte 22 formazioni, fatti 72.500 grossi mattoni di fango, pari ai mattoni di 29 case di 6 metri per 8. I fondi sono stati messi assieme con progetti di Misereor, dell’Ong Spagnolli, della Fondazione Vismara; il pane è stato regalato dal Progetto Mutoyi, le fanta dalla Brarudi e tante piccole gocce, arrivate da tante altre parti. È il progetto più bello e completo del Centro, là dove la vita d’insieme si sposa felicemente con il lavoro gratuito, con la crescita intellettuale, l’aiuto per la scuola. E i giovani ne escono più uomini, più donne, per un paese in cerca di pace.

Davanti a noi altri due Campi di 12 giorni. Tutto il mese di agosto. Tantissime cose belle a tutti quelli che sono coinvolti e un grande grazie i a quelli che danno le loro forze e la loro intelligenza perché tutto riesca perfettamente.

In questi giorni sono terminati i tornei di calcio, basket e volley a Buterere, Kinama, Gihosha, e ora stanno iniziando a Ngagara. Nei prossimi giorni 4 concerti saranno in programma nei luoghi pubblici di Kamenge, Kinama, Cibitoke, Gihosha. Gli artisti sono gli artisti del Centro e dei Quartieri Nord. È un modo per riuscire a trovarsi e vivere un po’ di tempo insieme.

Certamente qualcuno si chiederà se queste sono vacanze. Io penso di sì. Vacanze perché non toccano il solito lavoro, vacanze che sono un vivere insieme, vacanze per i giovani della città di Bujumbura e per la gente dei Quartieri Nord che non hanno i soldi per pagarsi pur un semplice viaggio in un paese vicino. Vacanze dei poveri, che trovano nel vivere insieme la cosa più bella del mondo. E così si preparano ad essere un futuro migliore per tutti.

Centre Jeunes Kamenge

Bujumbura, Burundi, 28 luglio 2012


Comunicato stampa

E oggi abbiamo finito il secondo Campo di Lavoro e Formazione. È stata un’esperienza bellissima con 470 giovani burundesi, congolesi, ruandesi, svizzeri, francesi, italiani. 12 giorni di super-lavoro con 25 gruppi di 17-18 giovani, più gli animatori. Un folto gruppo di formatori, musicisti, lavoratori, cuoche che, accanto, danno la possibilità ai campeggiatori di sentirsi a loro agio e di fare la loro esperienza.

Sono stati fatti 76.000 grossi mattoni di fango, 24 formazioni, vissuto 12 giorni assieme dalle 7 del mattino alle 17 del pomeriggio. Un’esperienza bellissima che ha messo le fondamenta a una vita d’insieme nei Quartieri Nord. Ora ci restano ancora 3 campi, con tantissime persone iscritte dal Nord del Mondo: quest’estate arriveranno in 43. Veramente un grande numero. Il terzo campo inizierà il 17 mattina.

Altre attività sono state fatte e sono programmate in questi tempi. Abbiamo celebrato la Giornata della popolazione, l’11 luglio, con un torneo di basket, interno, con la collaborazione dell’UNPFA. Abbiamo ricevuto il dono di avere Claudio tra il numero di 50 uomini e donne del Burundi che hanno lavorato per migliorare il paese. È un’operazione del giornale IWACU che sceglie i personaggi da tre anni. Claudio è già la seconda volta che si trova sulla lista.

Sono stati iniziati diversi tornei di calcio e di basket nei Quartieri. A Gihosha, a Kinama e a Buterere sono già iniziati.  È iniziato il corso d’informatica estivo per 280 giovani iscritti al Centro. Durerà 4 mesi. Preparerà i giovani e non della città di Bujumbura a essere pronti per il futuro. Sono con loro poliziotti, insegnanti, animatori vari.

Continuano le formazioni di Renzo sulla Bibbia, il Corano, la non violenza, il greco antico. Un mese di intensa programmazione con i giovani del Centro, le Associazioni, i giovani dei Quartieri.

Poi il 17 cade il 18esimo anniversario della morte di Victor. È la vera anima del Centro. In due occasioni, al Centro, ricordiamo tutti i nostri morti, 300 giovani: questa di Victor e l’uccisine di Jérôme et Joëlle. Questo ci fa fare una serie di attività: veglie di preghiera, eucaristia, visita al cimitero con 3 bus. È bello avere nel cuore tutti quelli che ci hanno lasciato. Il loro ricordo ci spinge a continuare.

Questo e tantissime altre attività per far vivere insieme i giovani della città di Bujumbura e la gente dei Quartieri Nord. La pace, la fraternità, il perdono, la riconciliazione si raggiungono solo se si sperimentano. Per questo vive il Centre Jeunes Kamenge.

Centre Jeunes Kamenge

Bujumbura, Burundi, 14 luglio 2012


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